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La comunicazione multilingue è una componente strategica per tutte le aziende che esportano prodotti o servizi a livello internazionale. Redigere una documentazione tecnica chiara, coerente e facilmente traducibile consente di ridurre tempi e costi, evitare errori, garantire la conformità normativa e valorizzare il lavoro di redattori e traduttori. In uno dei moduli del CQCT – Corso di Qualificazione per Comunicatore Tecnico, la nostra Project Manager Chiara Bizzotto ha guidato i partecipanti in un approfondimento su strumenti, normative e buone pratiche per una gestione efficace dei progetti multilingue.

Il CQCT è l’unico percorso di formazione professionale specifica, continua, qualificata e certificata in Italia conforme alla norma UNI 11483:2021, dedicato alla figura del comunicatore tecnico.

Collaborazione tra redattore tecnico e fornitore di traduzioni

Una comunicazione efficace parte da una sinergia solida tra redattore tecnico e Language Service Provider (LSP). Questa collaborazione garantisce una traduzione:

  • accurata e coerente
  • conforme agli standard normativi
  • ottimizzata in base a glossari, guide di stile e riferimenti visivi

Durante il corso è stato presentato un workflow di progetto che prevede il coinvolgimento attivo del redattore in tutte le fasi: dalla definizione delle lingue e dei formati fino alla validazione delle scelte traduttive più complesse.

Strumenti CAT e suggerimenti redazionali: scrivere pensando alla traduzione

Gli strumenti CAT (Computer-Assisted Translation) come Trados Studio sono oggi indispensabili. Funzionano in sinergia con memorie di traduzione (TM) e glossari terminologici (TB) per migliorare coerenza e velocità.

Come scrivere documenti ottimizzati per la traduzione

Chiara ha condiviso alcuni consigli fondamentali:

  • Attenzione a segmentazione, punteggiatura e spaziatura: un’errata segmentazione può avere ricadute sulla correttezza della traduzione e intaccare la qualità di una memoria di traduzione
  • Evitare sinonimi e mantenere la coerenza terminologica.
  • Scrivere in modo conciso, ripetitivo e modulare: una frase = un concetto.
  • Curare formattazione e struttura: grassetti, elenchi puntati, stili e rimandi devono essere gestiti in modo preciso e coerente.
  • Non inserire testi traducibili all’interno delle immagini.
  • Considerare la lunghezza delle lingue target nel layout multilingue (es. tedesco e russo possono occupare fino al 30% in più).

 

Normative di riferimento e tecnologie: garanzia di qualità

Il rispetto delle normative è essenziale per la sicurezza dell’utente finale e per evitare sanzioni o ritardi nella commercializzazione. Ecco i principali riferimenti normativi menzionati durante il modulo:

  • ISO 17100: Requisiti per i servizi di traduzione, revisione da parte di un secondo linguista specializzato, tracciabilità, riservatezza, gestione dei reclami e delle non conformità, risposta alle specifiche del cliente.
  • ISO 18587: Norma specifica per il post-editing (PE) di testi generati
    da sistemi di traduzione automatica (MT). Introduce la figura professionale del post-editor.
  • IEC 82079-1: Preparazione di istruzioni per l’uso. La norma disciplina, tra l’altro: unità di misura, illustrazioni, criteri per una corretta impaginazione.

Anche la Traduzione automatica e l’Intelligenza Artificiale sono oggi integrate nei processi di traduzione, ad esempio per applicare la corretta terminologia, adattare lo stile e supportare il controllo qualità.

 

Vuoi migliorare la comunicazione multilingue della tua azienda?

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