Curiosità, Traduzione

Le curiose sfaccettature della lingua tedesca (#2)

Lingua tedesca

Nell’articolo precedente vi abbiamo portato con noi in uno stimolante viaggio nel DNA della lingua tedesca. Proseguite nella lettura se vorreste scoprire qualche altra curiosità a riguardo.

3. Precisione e accuratezza

È risaputo che la lingua tedesca predilige la precisione. Essa è infatti in grado di delineare una scena, un’azione o un concetto il modo particolarmente accurato, essendo una lingua descrittiva.

Questa caratteristica si riconosce specialmente in alcuni verbi di movimento, come gehen e fahren, entrambi con il significato di “andare”, ma con la distinzione che il primo si usa solo nel caso in cui ci si sposti a piedi, il secondo si usa sempre quando ci si muove con un mezzo di traporto.

Ma non è tutto: bisogna porre particolare attenzione anche ai verbi di posizione, poiché, ad esempio, “mettere” sulla scrivania un libro in orizzontale oppure in verticale non è certamente la stessa cosa in tedesco, in cui si tiene sempre conto della posizione dell’oggetto e non ci si accontenta di un semplice e più generico put, come accade per l’inglese.

Infatti, le due diverse situazioni vengono segnalate usando verbi differenti: stellen e legen, in cui il primo viene usato per l’azione di disporre qualcosa verticalmente, il secondo per disporre qualcosa orizzontalmente.

Tanta precisione e cura sembrano poter ostacolare e rendere ancora più difficile il rapporto con questa lingua, ma una volta entrati nel meccanismo ci si accorge che, dopotutto, c’è sempre una spiegazione logica e coerente, il che è sicuramente un lato positivo.

4. Capacità evocativa e carattere poetico

Anche se da una parte è priva della prosodia armonica di lingue come il francese o lo spagnolo, dall’altra parte la lingua tedesca sa sorprendere in fatto di eleganza e fascino quando si pone più attenzione al significato delle parole: molti termini hanno un potere evocativo non indifferente e un’ampia sfera di significato, specialmente quando si tratta di esprimere emozioni, sensazioni o stati d’animo, che questa lingua riesce sempre e comunque a catturare. In questo frangente, il tedesco possiede dei termini unici e, di conseguenza, spesso difficilmente traducibili.

Eccone alcuni veramente interessanti:

  • Gemütlichkeit: si tratta di una parola che evoca un concetto davvero complesso, ma che si potrebbe riassumere come una sensazione di conforto, sicurezza e benessere interiore nato da un luogo in cui ci si sente bene, coccolati e a proprio agio. In poche parole, tradurlo con il semplice aggettivo “accogliente” o “gradevole” sarebbe insufficiente e decisamente meno profondo.
  • Zweisamkeit: questo termine, derivato da Einsamkeit (solitudine) e Zwei (due), è riconducibile a un senso di armonia e completezza che si viene a creare nel rapporto tra due persone che, bastandosi a vicenda, si isolano dal mondo esterno.
  • Zweisamkeit, purtroppo, è un termine semanticamente intraducibile nella nostra lingua, in cui si deve ricorrere alla perifrasi “solitudine in due”.
  • Vorfreude: un’altra parola priva di corrispondente in italiano e che suscita un fascino quasi magnetico. Vorfreude corrisponde alla gioia che si prova prima che qualcosa accada, prima che arrivi un momento di felicità tanto atteso, cioè una sorta di “pre-felicità” o “gioia dell’attesa”.

 

In conclusione, è come se questa lingua avesse molte personalità da scoprire, conoscere e con cui entrare in sintonia: vale la pena di non arrendersi, il tedesco con le sue mille sfaccettature non vi deluderà e saprà strapparvi un sorriso.